Nova SF n. 26 (seconda serie) - La Casa dei Mille Mondi by AA.VV

autore:AA.VV. [AA.VV.]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Perseo Libri srl
pubblicato: 1995-10-31T16:00:00+00:00

NEL LABIRINTO DELLA MENTE

Gradualmente, tenendosi lontano da ogni clamore, quasi in punta di piedi, il veneziano Paolo Lanzotti si sta rivelando uno dei più interessanti e potenti scrittori italiani di science fiction. Nato nel 1942, Lanzotti scrive fantascienza da molti anni, ma è stato grazie a Futuro Europa (che ha pubblicato alcuni tra i suoi lavori più interessanti) che è arrivato all’attenzione di un pubblico vasto e ha ottenuto lusinghieri consensi. Lanzotti sta cercando, e in parte ha trovato, una sintesi tra i tradizionali moduli della science fiction – e la conseguente comprensione e accettazione della civiltà tecnologica e del suo possibile sviluppo futuro – e una più profonda e tormentata ricerca interiore, una sorta di pellegrinaggio infernale all’interno della condizione umana, con l’ossessivo, tormentoso rincorrersi dei mille “perché” che la sua formazione filosofica gli lancia continuamente stimolandolo a cercare e a cercare.

Lanzotti ha un suo stile molto personale, fatto di periodi brevi, asciutti, di una continua frammentazione della frase che tende a riprodurre la frammentazione della realtà interiore nella quale viaggiano i suoi personaggi, sia che si trovino a bordo di ciclopiche astronavi lanciate negli spazi siderali, sia che, come gli Assaltatori di questo splendido racconto, siano stati presi da qualche entità ignota e rinchiusi, senza una ragione e senza una spiegazione, in una sorta di labirinto che è allo stesso tempo ambientale e mentale.

Contrariamente alle apparenze, questa prosa spezzettata, e questo continuo proporsi di problematiche, non vanno a discapito della narrazione, come purtroppo avviene in molte opere europee che nel loro continuo tormentarsi riescono a interessare solo l’autore e i suoi parenti stretti. No, Lanzotti riesce a narrare trame robuste, con un qualcosa di stranamente heinleiniano in esse, a proporre i suoi interrogativi, a dare la sensazione dell’indeterminazione delle cose, a scavare nella psicologia dei personaggi, senza nulla sottrarre all’armonia della narrazione, al senso compiuto delle opere che egli scrive e che il pubblico di Futuro Europa ha mostrato di gradire.

È questo il suo esordio sulle pagine di Nova Sf*, un esordio lusinghiero, che crediamo non passerà sotto silenzio. Forse non lo ritroverete nelle faune variopinte delle Conventions, e forse non lo ritroverete negli elenchi degli eterni vincitori di eterni premi letterari eternamente suddivisi tra le stesse persone; ma sicuramente questo scrittore rappresenta oggi una delle più solide realtà, e anche, in prospettiva, una delle più consistenti speranze, della nascente science fiction europea del 2000.

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